Il Borgo dei Normanni
Storia del palazzo

Storia del palazzo

Storia del Palazzo
Dimora gentilizia del XVI° secolo

Colliano è un suggestivo borgo nella provincia di Salerno dalla storia millenaria: fondato nel I secolo d.C., numerosi rinvenimenti archeologici, tra cui tombe, monumenti funebri, urne cinerarie e parti di antichi edifici di culto raccontano la presenza di una colonia romana, capeggiata dalla gens Collia, da cui il comune prende il nome. L’attuale conformazione di Colliano e della sua frazione più incantevole Collianello è dovuta all’arrivo dei Saraceni in epoca Longobarda, quando la popolazione, per difendersi, decise di arroccarsi sul colle. Proprio qui nacque una piccola fortificazione a strapiombo sulla valle, con intorno case e vicoli in pietra, ampliata nel 1140 in epoca Normanna, con la costruzione di un muro di cinta, porte e bastioni per difendere tutto il territorio. Di questa opera rimane la porta dei Santi, oggi meglio nota come porta Fontana perché da lì le persone passavano per raggiungere la fontana pubblica oltre ai resti del castello. 

Nonostante i diversi rimaneggiamenti e gli eventi sismici, come quello catastrofico del 1466 che vide la quasi totale distruzione del borgo di Collianello, qui il tempo sembra essersi fermato a secoli fa, al momento in cui le stradine, le case incastonate nella roccia e il castello fremevano di voci, di lavoro, di racconti, di vita.

L’ingresso al palazzo Borriello avviene mediante un antico portone in legno del Cinquecento, originale ed accuratamente restaurato, incastonato in un arco in pietra bianca locale. Tutto in questo palazzo è rimasto immutato nel tempo, e attraversa le sue sale è come fare un tuffo nel passato. Venne costruito all’inizio del Cinquecento per volontà di una nobile famiglia locale di cui, purtroppo, non si sa molto. Sicuramente, data la fastosità degli interni e la ricchezza degli apparati decorativi delle sale, la famiglia Borriello doveva essere legata ai grandi centri culturali non solo campani ma del resto d’Italia. Ne sono testimonianza la corte interna, subito di fronte all’ingresso, che richiama le architetture rinascimentali fiorentine, non solo negli archi a tutto sesto, ma anche nei colori. 

Alla sinistra dell’ingresso c’è un ambiente che, il recente restauro, ha pensato come ricevimento per gli ospiti che vorranno visitare il palazzo ma anche per la registrazione di coloro che, invece, vorrebbero soggiornare presso le casette del borgo di Collianello. Da qui inizia un percorso presso numerose sale affrescate, si tratta di piccoli ambienti tutti simili, nelle dimensioni, tra loro, ma diversi nelle decorazioni delle pareti: frutta, fiori e festoni, con mascheroni qua e là, in stile con la moda tipica del XVI secolo, soprattutto a decorazione delle finestre che aprono lo sguardo sullo splendido panorama. 

Il piano inferiore, invece, è caratterizzato da un ambiente interamente scavato nella roccia utilizzata, come cantina per la conservazione del vino e dei cibi. Nelle pareti di questo ambiente ci sono delle fessure che fanno presagire che venisse usato anche come torre di avvistamento, opzione probabile visto la grandezza del panorama che da qui si può ammirare, da un lato, sia per la posizione di rilievo, a dominare la vallata dall’altro.

Il piano superiore, invece, quello nobile conserva  tutta l’austerità di sale di ricevimento e da ballo, con ambienti più grandi e adibiti ad ospitare personaggi di rango, non solo locali. Le decorazioni alle pareti, sobrie ed eleganti, sembrano confermare questa opzione.

I livelli sono uniti, all’esterno, da una serie di terrazzamenti che si affacciano sulla splendida valle sottostante, incontaminata, e su tutti gli altri borghi che confinano con Colliano.

Il recente restauro ha dato di nuovo lustro a questo storico palazzo, che ha riacquisito il suo fascino originario ed è stato inaugurato nel 2022 che ha visti coinvolti non solo il sindaco e l’amministrazione locale, ma anche i coordinatori delle province di Avellino, Benevento e Salerno per quanto riguarda Rete Destinazione Sud e il turismo di ritorno. Il palazzo si pone come un vero e proprio polo per l’enogastronomia locale e nazionale, e questo concetto è stato celebrato con uno Showcooking da parte di Lorenzo Montoro, chef stellato del ristorante di villa Cimbrone, alla presenza di Paolo Vuilleumier, sindaco di Ravello e di Giorgio Vuilleumier, proprietario di Villa Cimbrone. Tutto ciò per evidenziare, in modo marcato, che palazzo Borriello ha tutto il potenziale per diventare non solo un attrattore turistico di rilevante importanza grazie alla bellezze delle sue sale e alla ricchezza delle decorazioni, ma anche una location di èlite per eventi e masterclass.